Il cemento non è un fiore
In ginocchio, mani giunte, forze occulte, corpi esami
camminare sulle punte per non risvegliare gli animi
Aldilà, donne defunte, cospirazioni, zero presunte
nel cielo stelle con sei punte, e se sincero arriva al dunque
Fiori di ciliegio su capelli sporchi
è un altro lurido inverno dai giorni troppo corti
oggi mi vesto di nero come il sangue dei morti
in una grande metropoli con un piccolo cuore
Fiori di ciliegio su capelli sporchi
è un altro lurido inverno dai giorni troppo corti
oggi mi vesto di nero come il sangue dei morti
il cemento non ha odore, il cemento non è un fiore
La vita è bella ma basta poco per restarne delusi
non amo la realtà, ma non so stare ad occhi chiusi
i sogni nel cassetto con il doppio fondo (cattiva aria)
nel pozzo senza fondo, non ti schianti, muori di vecchiaia
tu non sai chi hai davanti se i diamanti oppure l’oro
parlano dell’invidia degl’altri e mai della loro
ho toccato il fondo ma non so dirti quanto è profondo
io ho le braccia troppo corte per toccar con mano il mondo
Ma nonostante tutto credo ancora in qualcosa
ma sinceramente non so dirti ancora bene in cosa
una di queste sere resto sveglio
la gente fa di tutto per stare bene, ma nulla per stare meglio
Le vicessitudini, gli attimi, le notte e le inquietudini
ah già poi ce la storiella che i primi saranno gli ultimi
in mezzo secondo lascio tutto senza remore
e non puoi cambiare il mondo, ma puoi cambiare le regole…
Fiori di ciliegio su capelli sporchi
è un altro lurido inverno dai giorni troppo corti
oggi mi vesto di nero come il sangue dei morti
in una grande metropoli con un piccolo cuore
Fiori di ciliegio su capelli sporchi
è un altro lurido inverno dai giorni troppo corti
oggi mi vesto di nero come il sangue dei morti
il cemento non ha odore, il cemento non è un fiore
Frate il fiore di ciliegio non sanno di fresco
usa tutto di cemento, lo senti pure se annusi il mio testo
e sul cemento non crescono i fiori,
qui non vincono i buoni
conviene restarne fuori
sto seduto sul mio trono da Emarginato, da condannato
ma se ci penso è la musica il mio reato
frate l’oro luccica, il grano stuzzica
ma la vita non va a peso d’oro
una vita è la prima e l’ultima
non serve che scegli tra il bene e il male
frate se a 300 all’ora, a fare i spenti, ci vede alla grande uguale
e ti vengono tutti addosso, fra’, e tu li vedi arrivare
e se ti schianti, rimetti la prima e riinizi a guidare
io sto in piedi sul cemento che soffoca il mio paese
col ciliegio in testa, come un demone giapponese
Per tutto volare via, come un fiore di ciliegio
ma restare per sempre come il cemento forse è peggio
Fiori di ciliegio su capelli sporchi
è un altro lurido inverno dai giorni troppo corti
oggi mi vesto di nero come il sangue dei morti
in una grande metropoli con un piccolo cuore
Fiori di ciliegio su capelli sporchi
e’ un altro lurido inverno dai giorni troppo corti
oggi mi vesto di nero come il sangue dei morti
il cemento non ha autore, il cemento non è un fiore
compositores: Andrea Curci, Federico Leonardo Lucia, Francesco Vigorelli
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